Dopo settimane di polemiche abbiamo preso posizione sulla questione del sistema porta a porta di raccolta rifiuti, ritornata di attualità con la distribuzione dei contenitori grigi per l’indifferenziato nel centro storico. Leggendo i titoli sui media locali, che strepitano di “schiavi dei bidoncini” e addirittura di “tormento”, non possiamo non sottolineare come questa ricorrente speculazione mediatico/politica sul sistema di raccolta rifiuti abbia ormai raggiunto livelli che sconfinano nel ridicolo. Eppure il percorso con il quale la nostra Comunità, solo pochi anni fa, aveva abbracciato il sistema “porta a porta” era stato promosso dalla potenza di un movimento dal basso capace perfino di influire sull’elezione un Sindaco. Che cosa rimane di quella formidabile spinta civile e culturale? Possibile che ci siamo dimenticati che la raccolta porta a porta non è solo un modo per liberarci di ciò che scartiamo, ma uno degli impegni più tangibili che tutti possiamo prendere verso la sostenibilità ambientale, la riduzione degli sprechi, la promozione di stili di vita rispettosi del nostro pianeta? Farci carico di una piccola parte dello sforzo (e sì, anche di un minimo di disagio), non delegare ad altri la soluzione di un problema di cui siamo tutti responsabili, rispettare alcune elementari regole e orari, è il minimo che possiamo fare, come individui e come comunità, per la tutela del pianeta e per le generazioni future.
Sia chiaro, siamo consapevoli che il servizio garantito da Iren può e deve essere migliorato, per rispondere alle necessità di tutti i Cittadini. Ma questo non giustifica assurdi tentativi di ripristinare metodi anacronistici e dannosi come i cassonetti stradali, e rileviamo con soddisfazione come l’Amministrazione stia tenendo il punto senza tentennamenti.
Per concludere, vorremmo dedicare ai nostalgici dei cassonetti una “cartolina” che dimostra come non sia un ritorno al passato a poter contribuire a quel “decoro” di cui tanto parlano, evidentemente senza reale cognizione di causa”