Motocavalcate: abbiamo colpito nel segno

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Il comunicato congiunto che abbiamo scritto con gli amici di CAI e Legambiente (vedi sotto) sull’ennesimo raduno di moto e fuoristrada, ha colto nel segno: i fautori del “io in montagna ci abito quindi la posso devastare a mio piacimento” si sono scatenati.

Qui sotto alcuni link, ci pare che contenuti, forma e sintassi si commentino da sè.

comunicato su Rep PR            polemica sulla Gazzetta

“MOTOCAVALCATA DI CORNIGLIO”, le associazioni Ambientaliste: ormai dilagante la presenza di mezzi motorizzati sui sentieri. Cai, Legambiente e WWF lanciano un grido d’allarme sull’ennesima manifestazione motoristica che mette a repentaglio l’integrità del patrimonio ambientale del nostro Appennino. Secondo quanto riportato in questi giorni dalla stampa – si legge nella nota delle Associazioni – la prossima domenica 12 luglio è previsto un raduno di fuoristrada enduro nel territorio del Comune di Corniglio, con un percorso di circa 90 km. che dovrebbe interessare anche zone comprese all’interno del Parco dei Cento Laghi e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. La manifestazione si svolgerebbe addirittura con il patrocinio del Comune di Corniglio. Le nostre Associazioni hanno chiesto formalmente di poter verificare gli atti e le procedure che sono state avviate per poter effettuare tale manifestazione, onde verificarne la correttezza e la coerenza rispetto alle norme di legge. Al di là degli aspetti tecnico-legali, vogliamo però esprime il nostro sconcerto per una manifestazione in palese contrasto con i più elementari criteri di tutela di un territorio, continuamente citato per il suo valore ambientale e per la sua vocazione al turismo di qualità, ed invece lasciato in balìa di battistrada dentati e marmitte assordanti. Vorremmo inoltre sapere se corrisponde al vero che tale raduno di fuoristrada motorizzati interessa percorsi all’interno del Parco dei Cento Laghi e del Parco Nazionale. Se così fosse, ci chiediamo se siano state richieste e ottenute tutte le necessarie autorizzazioni. A nostro giudizio, questo sarebbe in palese contrasto con gli scopi e le finalità di un Parco, e ci riserviamo di verificare la coerenza con le norme che regolano il funzionamento di tali organismi che dovrebbero avere la tutela del loro territorio di competenza come fine principale. Riteniamo che la decisione di autorizzare, se formalmente valida, contrasti apertamente con la nuova immagine che si vuole dare a questo splendido territorio, all’indomani del riconoscimento di Riserva Mab Unesco. Per tutte queste ragioni, – conclude il comunicato – invitiamo gli organi competenti a riconsiderare l’opportunità di permettere una tale manifestazione che, tra l’altro, rappresenterebbe un precedente davvero deleterio. Crediamo che l’assordante, puzzolente e pericolosa presenza dei mezzi motorizzati sui sentieri del nostro Appennino sia già abbastanza dilagante, e che davvero non sia il caso di estenderla anche alle aree protette.

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